Gli strumenti ad ultrasuoni registrano in genere due parametri fondamentali di un'eco: la dimensione (ampiezza) e la posizione rispetto al tempo dove viene visualizzato in rapporto al punto zero (tempo di propagazione della trasmissione dell'impulso). Il tempo di propagazione è in genere correlato con la distanza o la profondità del riflettore, basandosi sulla velocità di propagazione dell'onda ultrasonora del materiale controllato e sulla semplice equazione: distanza = velocità x tempo.
La presentazione di base dei dati di un'onda ultrasonora è la vista A-scan che mostra l'ampiezza dell'eco e il tempo di transito su una griglia semplice nella quale l'asse verticale rappresenta l'ampiezza e l'asse orizzontale rappresenta il tempo. Questo rappresenta il formato standard per la presentazione dell'eco nel rilevamento di difetti ad ultrasuoni. L'esempio di seguito mostra una versione con una forma d'onda rettificata. Ci si avvale inoltre di schermate RF non rettificate. La barra rossa è un gate che permette di selezionare una parte della serie di onde per poter analizzare in genere la misura dell'ampiezza dell'eco o della profondità.
Questa informazione può essere presentata come un B-scan a valore singolo. Il formato B-scan è in genere usato con gli strumenti di rilevamento di difetti e i misuratori di spessore avanzati per mostrare la profondità dei riflettori relativamente alla loro posizione lineare. Lo spessore viene definito in funzione del tempo o della posizione, mentre effettuando una scansione lungo il pezzo permette di ottenere il profilo della profondità del pezzo. La correlazione dei dati ultrasonori con la posizione corrente della sonda permette di elaborare un'immagine proporzionale e permette di correlare i dati alle zone specifiche del pezzo ispezionato e di tracciarli. La tracciatura della posizione è in genere possibile attraverso i dispositivi elettromeccanici denominati encoder. Questi encoder vengono usati insieme a supporti, nel caso di ispezioni manuali, o in sistemi automatizzati che permettono di spostare la sonda mediante uno scanner programmabile motorizzato. In entrambi i casi l'encoder registra la posizione di ogni acquisizione di dati in rapporto a un modello di scansione definito dall'utente e alla risoluzione dell'indice.
Nel caso riportato di seguito, il B-scan mostra due riflettori ad una certa profondità e un riflettore ad una maggior profondità corrispondenti alle posizioni dei fori laterali (SDH) nel blocco di taratura.
Freeze: Una funzione Freeze viene usata per congelare una schermata in tempo reale per analisi successive. Durante il congelamento la sonda può essere rimossa dal pezzo da ispezionare. Molti rilevatori di difetti digitali permettono la regolazione di diversi parametri di visualizzazione, di configurazione e di misura mentre la schermata è congelata.
Memoria del picco (Peak Memory): La funzione di memoria del picco permette di acquisire e visualizzare sulla schermata l'ampiezza di ogni punto visualizzato e consente di aggiornare ogni pixel se viene acquisito un segnale di ampiezza maggiore. Il risultato è dato da una schermata dell'involucro dell'ampiezza del picco sovrapposta alla forma d'onda in tempo reale. La funzione di memoria del picco è utile per l'acquisizione delle indicazioni dei difetti quando si scansiona un pezzo da ispezionare e per l'acquisizione della risposta del picco proveniente da un riflettore durante le ispezioni con i fasci angolari. Per esempio, nel precedente video una sonda scansiona un blocco di taratura a cinque spessori e lo strumento memorizza progressivamente l'eco proveniente da oggi spessore.
Mantenimento del picco (Peak Hold): Una funzione di mantenimento del picco è simile alla funzione di memoria del picco eccetto che rappresenta una cattura dello schermo unica che non è aggiornata anche se la forma d'onda in tempo reale supera il picco memorizzato. Questa funzione permette sopratutto di confrontare la forma d'onda in tempo reale con le forme d'onda provenienti da un campione di riferimento.
Rifiuto: La funzione di rifiuto elimina i segnali indesiderati di basso livello dell'A-scan. In questo modo il rumore della linea di base viene diminuita e l'immagine è più chiara. Tuttavia alcune norme d'ispezione non permettono l'uso della funzione di rifiuto in quanto possono mascherare le piccole indicazioni. Nell'esempio riportato di seguito viene usato un rifiuto del 20% (indicato dalla linea verde orizzontale) per eliminare il rumore di diffusione della granulosità in un campione pressofuso.
Rifiuto disattivato (0%) | Rifiuto attivato (0%) |